venerdì 7 ottobre 2011

martedì 16 novembre 2010

La Biblioteca di Babele


..."Questo pensatore osservò che tutti i libri, per diversi che fossero, constavano di elementi uguali: lo spazio, il punto, la virgola, le ventidue lettere dell'alfabeto. Stabilì, inoltre, un fatto che tutti i viaggiatori hanno confermato: non vi sono nella vasta Biblioteca, due soli libri identici. Da queste premesse incontrovertibili dedusse che la Biblioteca è totale, e che i suoi scaffali registrano tutte le possibili combinazioni dei venticinque simboli ortografici (numero, anche se vastissimo, non infinito) cioè tutto ciò ch'è dato di esprimere, in tutte le lingue. Tutto: la storia minuziosa dell'avvenire, le autobiografie degli arcangeli, il catalogo fedele della Biblioteca, migliaia e migliaia di cataloghi falsi, la dimostrazione della falsità di questi cataloghi, la dimostrazione della falsità del catalogo fedele, l'evangelo gnostico di  Basilide, il commento di questo evangelo, il commento del commento di questo evangelo, il resoconto veridico della tua morte, la traduzione di ogni libro in tutte le lingue, le interpolazioni di ogni libro in tutti i libri. Quando si proclamò che la Biblioteca comprendeva tutti i libri, la prima impressione fu di straordinaria felicità. tutti gli uomini si sentirono padroni di un tesoro intatto e segreto."...

La Biblioteca di Babele, Jorge Luis Borges  1941

Irbil Berio

Auto da fé

"I libri erano morbidi. In una libreria si cade sui libri. Con essi avrebbe potuto costruire una torre, ma giudicava il disordine una cosa volgare e prima di prendere in mano un nuovo volume rimetteva a posto il precedente"

"Libri e libri si rovesciano dagli scaffali sul pavimento. Lui li trattiene con le sue lunghe braccia... costruisce con i libri una poderosa trincea. L'atrio si riempie di volumi... Gli scaffali gli spalancano in faccia occhiaie vuote... Quando finalmente le fiamme lo raggiungono ride forte, come non ha mai riso in tutta la sua vita"

"Auto da fé" di Elias Canetti. Garzanti, Milano 1987

Ulisse

Carico sporgente

lunedì 18 ottobre 2010

Logica

1. Gli unici libri di questa biblioteca che non consiglio hanno un tono immorale
2. I libri rilegati sono tutti ben scritti.
3. Tutte le storie d'amore hanno un tono sano:
4. Non ti consiglio di leggere i libri non rilegati
Tutte le storie d'amore di questa biblioteca sono ben scritte.
Lewis Carrol/Logica Fantastica

mercoledì 4 agosto 2010

Catalogus Catalogorum perpetuo durabilis

Das ist. Ein Ewigwerende / Gordianischer/ Pergamenischer vnd Tirroninonischer Bibliothecken gleichwichtige vnd richtige verzeichnuss vnt registratur / Aller Fürnemer aussbündiger / fürtrefflicher nützlicher / ergetzlicher schöner nicht jederman gemeiner / getruckter vnd vngetruckter Bücher vnd Schrifften / Operum, Tomorum, Tractatuum, Voluminum, Partium viler mancher Herrlicher Auctorn vnd Scribenten. Allen Lustgirigen rhum vnd klugheit nachstellenden Gesellen zu Dollen Polemischer Tractätlin / vngetreümter vnerrahtener Namentäuffung / vnd Tittulzierung / dienstlich / nutzlich / hilflich vnd entwürfflich. Vormals nie ausskommen / sondern vor den Sinnarmen vnd Buchschreibreichen / an starcke Retten bissher verwart gelegen / Newlich aber durch Artwisum von Fischmentzweiler / erditricht / abgelöst / vnd an Tag gebracht. [...] Getruckt zu Nienendorff / bei Nirgendesheim / im Mentzergrund. M.D.XC. 

(Trattasi di ciò. Un indice ed un archivio sempiterno, importante e preciso della biblioteca gordianica, pergamenica e tirronianica [da Marco Tullio Tirone, liberto di Cicerone e inventore di una scrittura abbreviata?], per tutti gli utenti, un indice di libri e scritti, stampati e non stampati, esemplari, eccellenti, utili, piacevoli, belli, non comuni a tutti, di opere, tomi, trattati, volumina, parti di molti autori e scrittori fra cui alcuni magnifici. Un indice per tutti gli ingordi di piacere, per i garzoni in cerca di gloria e saggezza, un indice di servizio, vantaggioso, utile ed ideato per nomenclature e titolature mai sognate ed irrisolte di incredibili, brevi trattati polemici. Un indice mai pubblicato prima ed anzi sinora in mano a custodi valenti per sfuggire ai poveri di spirito ed ai ricchi scrittori di libri. Di recente tuttavia è stato scovato, riscattato e portato alla luce da parte di Artwisum di Fischmentzweiler. [...] Stampato a Nienendorff [paese mai nominato] presso Nirgendsheim [abitato che non esiste in nessun luogo] nel Mentzergrund [podere di Mentzer]).

Irbil

venerdì 9 luglio 2010

lunedì 24 maggio 2010

martedì 27 aprile 2010

lunedì 26 aprile 2010

Camilla

IRBIL


“L’altro era un progetto schematico per abolire completamente le parole. (…) Si proponeva dunque questo espediente per cui, se le parole altro non sono che nomi per le cose, sarebbe stato molto più conveniente che gli uomini si fossero portati appresso quelle cose di cui intendevano parlare per qualsiasi faccenda. (…) Ciononostante alcuni saggi si mantengono fedeli a questo progetto di parlare con le cose, il quale presenta solo questo inconveniente per cui, se un uomo ha da discorrere di varie e complesse faccende, è costretto a portarsi sulle spalle un sacco di cose, a meno che possa permettersi il lusso di farsi aiutare da servitori stracarichi. (…) Questa invenzione offriva anche un altro vantaggio, perché avrebbe potuto essere considerata come una lingua universale, intesa in tutte le nazioni civili che usano più o meno gli stessi tipi di utensili, il cui impiego sarebbe stato familiare ad ognuno.”

“I viaggi di Gulliver” Jonathan  Swift 1726 – Viaggio a Balnibarbi